Capracotta in estate
photo credits: capracotta.com
Il Molise più di ogni altra regione ha mantenuto intatto il suo fascino autentico: nel suo piccolo territorio racchiude borghi pittoreschi incastonati in paesaggi spettacolari e incontaminati, dove si alternano colline, mare e la dorsale appenninica.
È questo il contesto in cui si inserisce Capracotta che, dall’alto dei suoi 1421 mt di altezza, si conferma come uno dei paesi più alti di tutto l’Appennino: il borgo, parte dell'”Alta Comunità Montana dell’Alto Molise“, è cinto da fitti boschi di conifere, torrenti, cascate, pascoli e riserve naturalistiche.
Molto curioso è il suo nome che ha dato vita a molte teorie circa l’origine del borgo: dall’italico kapp-kott cioè alto luogo roccioso al Castra Cocta latino che rimandava alla presenza di un accampamento militare fino alla più probabile tradizione longobarda di sacrificare una capra al dio del tuono, Thor, sul luogo in cui poi avrebbero eretto il borgo.
Cosa vedere e cosa fare a Capracotta
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Capracotta è certamente una rinomata località sciistica da vivere solo in inverno, insieme a Campitello Matese, ma è molto di più. In estate infatti Capracotta e il territorio circostante si trasforma, rivelando un’esplosione di colori e di vita che tutti possono toccare con mano attraverso escursioni a piedi e in mountain bike, su percorsi letteralmente immersi nella natura più incontaminata e nel fitto di boschi verdeggianti.
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È una meta molto frequentata da quegli abitanti dell’Italia meridionale che sono alla ricerca di un luogo montano dove trascorrere le loro vacanze estive, lontano dall’afa estiva e godendo quindi di un clima fresco e piacevole.
Le stesse passeggiate per le vie del borgo si rivelano interessanti: le due strade principali, Via Carfagna e Via Roma, sono una vera gioia per gli occhi con la pavimentazione bicolore mosaicata, lampade artigianali ricavate dai tronchi degli alberi e vecchie sedie riutilizzate come pittoresche fioriere.
A dominare l’intero centro storico c’è la seicentesca Chiesa di Santa Maria in Cielo Assunta, alla quale si accede alla chiesa da una scalinata che porta dritta al sagrato, simile a un belvedere panoramico con vista sul borgo e sull’Appennino Molisano.
Molto più sobria è la Chiesa di S.Giovanni Battista, davvero graziosa con la sua facciata bianca e la campanella in cima che fa risuonare i suoi lievi rintocchi a ogni ora.
Dirigendosi invece verso il Palazzo Comunale di Capracotta, si può visitare nei sotterranei il Museo della Civiltà Contadina e dei Vecchi Mestieri: tra oggetti d’epoca, foto e antichi strumenti, si fa un salto indietro nel tempo e si apprende di più sull’antica civiltà contadina di Capracotta.
Spostandosi fuori le mura del centro storico si incontrano il Palazzo Baronale, risalente al 1546 e la Chiesa di S.Maria di Loreto, costruita dagli stessi pastori per chiedere alla Madonna di proteggere i loro famigliari quando loro si allontanavano per la transumanza.
Una tappa imperdibile è il Giardino della Flora Appenninica, distante poco più di 1 km dal centro di Capracotta: si tratta di uno degli orti botanici più alti di tutta Italia, trovandosi a circa 1500 mt di altezza. Questa bellissima area di 9 ettari custodisce soprattutto piante officinali, vegetali spontanei ed endemici dello stesso Appennino Centro Meridionale, specie palustri e pratali. Ogni pianta, inserita nel proprio habitat (dalle paludi, le faggete, i cespuglietti alle rupi e alle praterie), presenta un cartellino descrittivo per i visitatori. Nessuno è escluso dal godimento di questo piccolo gioiello, nemmeno i non vedenti e gli ipovedenti, per i quali è stato predisposto l’apposito Percorso dei Sensi.
Escursioni da Capracotta
Durante una vacanza a Capracotta d’estate non si può non approfittare della rete sentieristica circostante lunga ben 130 km e che permette di visitare gioielli naturalistici di rara bellezza. I percorsi attraversano alpeggi, abetine, radure e faggete, con sullo sfondo sempre le vette del Massiccio della Majella e del Mainarde: i paesaggi e le atmosfere ricordano molto quelli tipici alpini e del Sud Tirolo, regalando la possibilità di trascorrere una vacanza al fresco in un ambiente bucolico intimo e rilassante.
Tra i sentieri più belli da percorrere in estate da Capracotta c’è il n. 310 che parte dal cuore del borgo, Via Roma e, attraversando prati punteggiati da pruno selvatico, sorbo dell’uccellatore e rosa canina, raggiunge la Chiesa di S.Lucia. Si prosegue nel cuore di una foresta di aceri montani, faggi e pini neri, fino a un casolare in pietra, oltre il quale si percorre il sentiero n. 310B fino alla meta, ossia la croce sita in cima al Monte Campo a 1746 mt di altezza.
Cascate del Verrino
Una vacanza a Capracotta in estate non può non prevedere poi una visita al Parco Fluviale del Verrino, bellissimo con le sue Cascate del Verrino e quelle del Pisciarello. Per raggiungerlo basta percorrere il sentiero n. 331, costeggiare la sorgente Malcorpo e quella della Spogna, scendere alle falde del Monte Cavallerizzo e poi guadare il fiume Verrino fino a raggiungere il parco.
Il Verrino è poco più di torrente che nasce nel territorio di Capracotta a 1250 mt di altezza, sfociando poi nel fiume Trigno. Il primo tratto del suo corso è il più bello da vedere perché particolarmente tortuoso, con le gorgoglianti acque che scorrono tra pioppi, salici bianchi, ontani neri, canneti, ginestre e bellissime felci. Dove il Verrino supera un alto dirupo si formano le Cascate del Verrino che, come un nastro d’argento, si buttano tra alte pareti rocciose lambite dalla vegetazione in una polla di acqua fresca e cristallina.
Costeggiando il corso del fiume Verrino si scorgono poi resti i resti della novecentesca centrale idroelettrica e quelli di una vecchia Fonderia del Rame.
Il sentiero n.313 permette invece di raggiungere il bellissimo Prato Gentile, passando per l’impiano eolico, la Fonte Sambuco e lo storico Casotto di Nunnarosa: vale la pena soffermarsi perché qui i fratelli Fiadino furono fucilati dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale per aver dato rifugio a due soldati alleati. Dal Vallone delle Incotte si arriva al verdeggiante Prato Gentile, regno dello sci di fondo in inverno.
Vacanze estive a Capracotta
Chi ama la natura e desidera trascorrere una vacanza all’insegna del relax, del buon cibo e delle passeggiate, a Capracotta non mancherà di divertirsi.
L’offerta ricettiva è completa e soddisfa le esigenze di tutti i turisti, dalle famiglie ai più giovani: vi sono alberghi, case vacanze e B&B nel cuore del borgo oppure più lontane dal centro, solitamente vicino a quelle che in inverno diventano battutissime piste da sci. Non mancano poi strutture ricettive pet-friendly che permettono di godersi la vacanza anche con i propri amici a quattro zampe, che potranno godere anche loro di questo splendido ambiente naturalistico.
Per visitare il territorio di Capracotta e i suoi dintorni servirebbe almeno una settimana, soprattutto se si è appassionati di trekking e si vogliono percorrere con tutta calma i più bei percorsi che partono proprio dal borgo di Capracotta.
Il clima, che d’estate regala piacevoli temperature che generalmente non superano i 25°, permette poi anche le scarpinate più faticose, mantenendosi sostanzialmente fresco anche nei giorni di piena estate.
Non si dimentichi poi che tra giugno e settembre si svolgono molte feste e sagre, a partire dal Concerto di Musica ad Alta Quota che si svolge in agosto presso il Coppo della Madonna, una sorta di anfiteatro naturale cinto dai boschi raggiungibile percorrendo il sentiero n.332.
Sempre nel mese di agosto si svolge la Sagra della Pezzata, un evento che richiama visitatori da tutta la regione e che si svolge sul verdeggiante Prato Gentile. Questa sagra è dedicata al piatto tipico di Capracotta, che trae origini dalla transumanza durante la quale venivano uccise e cucinate quelle pecore che si ferivano durante il percorso.
La Pezzata, ossia un bollito di carne di pecora con patate e pomodori, è solo uno dei piatti tradizionali della cucina tipicamente montanara di Capracotta: meritano un assaggio anche l’agnello alla menta, i Fiadoni simili a ravioli ripieni di formaggio, le erbette di montagna, i funghi “fugne de carne” che si raccolgono sui prati di Monteforte e il Tartufo Bianco Pregiato, molto presente proprio in questa località molisana.
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